Praga

Agostino Iacurci - Hortus

17.01.2022 - 04.02.2022
Sezione Under 35

L’opera

Hortus è una scultura che fa riferimento al mito del Paradiso, ed è composta da una fontana in terracotta di Impruneta smaltata, collocata all’interno di una struttura in acciaio e neon. La forma dalla fontana è ispirata al disegno Il Giardino dell’Amore o Hortus con fontana della giovinezza contenuto nel manoscritto De Sphaera (XV secolo). Del disegno originale l’opera conserva la struttura compositiva che, tuttavia, nella scultura appare schematizzata e fuori scala, assumendo le sembianze di una grande antenna parabolica, o una sorta di “obelisco alieno”. La struttura in acciaio funge da recinto, impedendo l’accesso dello spettatore alla fontana e alludendo alla forma conclusa dei giardini dell’Eden. L’opera nasce da una riflessione sul mito del Paradiso inteso come ricerca di un luogo “altro” di salvezza, in un mondo dove la popolazione umana cresce esponenziamente e in cui l’infinitezza dello spazio interstellare – nuova conquista feticcio dei multimilionari – si contrappone alla finitezza delle risorse naturali del nostro pianeta, soggette ad un costante saccheggio al punto da non sembrare più sufficiente per fornire ospitalità e sostentamento ai suoi abitanti.

Scultura: terracotta smaltata, ferro, acqua, pompa idraulica, acciaio, neon; cm 350×170. 2021
Collezione: Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci – Fondazione per le Arti Contemporanee in Toscana, Prato

L’autore

Agostino Iacurci (1986) combina le proprie opere con spazi scenografici generando ambienti immersivi. Partendo da argomenti specifici come l’uso del colore nel mondo “classico” greco e romano, interroga questioni di tradizione e identità, investigando il processo di idealizzazione alla base della nascita dei miti storici e il loro impatto sull’immaginario collettivo. Ha studiato Arti Visive presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Tra le principali mostre personali: Of my abstract gardening (Ex Elettrofonica, Roma, 2022), Tracing Vitruvio (Musei Civici, Pesaro, 2019); Gypsoteca (M77 Gallery, Milano, 2018); Trompe l’oeil (Celaya Brothers Gallery, Città del Messico, 2017); Long story short (Die Kunstagentin, Colonia, 2016). Tra le mostre collettive: Premio Termoli 2021 (MACTE, Termoli); Talent Prize 2019 (Mattatoio, Roma); Graffiare il presente (Casa Testori, Novate Milanese, 2018); Urban Art Biennale (Völkinger Hütte, European Centre for Art and Industrial Culture, 2017); Cross the streets (MACRO, Roma, 2017); FADA, House of Madness (The Watermill Center, New York, 2016); 16° Premio Cairo (Palazzo della Permanente, Milano, 2015). Ha realizzato numerosi dipinti monumentali per commissioni pubbliche e private; tra i progetti recenti: L’antiporta (Biblioteca Civica, Pomezia, 2021); Eight rooms (Principal Place, Londra, 2020); Distrito Tec (Monterrey, 2016); Govind Puri Metro Station (Nuova Dehli, 2016); Fubon Art Foundation (Taipei, 2012). Ha collaborato con editori e brand internazionali tra cui: Adidas, Herman Miller, Hermès, La Repubblica, Penguin, Starbucks, The New Yorker. Nel 2019 ha ricevuto il Premio New York. Vive e lavora a Berlino.

La mostra

Agostino Iacurci, Hortus
17 gennaio – 4 febbraio 2022
IIC Praga, Šporkova 14 – 118 00 Praga 1 – Malá Strana, Česká Republika

Contributi