Silvia Camporesi - La dottrina nascosta

Sezione Dante

L’opera

Il progetto è ispirato alla lettura esoterica della Divina Commedia compiuta da René Guenon ne L’esoterismo di Dante (L’ésotérisme de Dante) del 1925. Guenon sostiene che il quarto senso della Divina Commedia – dopo il letterale, il politico e il teologico – sia quello iniziatico: Dante stesso nell’Inferno (canto IX, versi 61-63) indica in modo esplicito che nella sua opera risiede un significato nascosto, il cui senso esteriore e apparente è un velo, accessibile solo a coloro capaci di penetrarlo. Partendo da tale interpretazione, Silvia Camporesi ha lavorato sul simbolismo numerico presente nel poema, dopo una ricerca relativa alla numerologia pitagorica e neoplatonica; secondo alcuni studiosi, infatti, in questa prospettiva per Dante vi sarebbero tre coppie di numeri aventi un valore simbolico per eccellenza: 3 e 9, 7 e 22, 515 e 666. L’opera finale è costituita da 22 immagini create sia ad hoc – disegni e fotografie – sia elaborate digitalmente partendo da repertori iconografici della tradizione esoterica: in questa visionaria composizione, le reinterpretazioni della torre di Babele di Athanasius Kircher o dell’Atalanta Fugiens di Michael Maier convivono e dialogano con l’immagine dell’esplosione di Tunguska, con quella di un ponte catalettico o quella della roulette francese. La polisemia alla base della Commedia diventa, in Camporesi, punto di partenza per nuovi inediti significati simbolici: ne emerge un’interpretazione non soltanto ‘esoterica’ ma anche ‘essoterica’, comprensibile ma allo stesso tempo stratificata secondo nessi e relazioni che sfuggono e si fanno rivelazione. L’installazione fotografica è presentata insieme a un libro d’artista che, attraverso un repertorio visivo e di appunti testuali, rende evidente il rapporto fra le immagini e le coppie di numeri ai quali esse si riferiscono.

Installazione fotografica e libro d’artista
22 inkjet print su dibond; cm 24×36 ciascuna (con cornice); libro rilegato con copertina rigida cm 25×30 (chiuso)
Collezione: MAC – Museo d’Arte Contemporanea di Lissone

L’autore

Silvia Camporesi (1973), laureata in filosofia, attraverso i linguaggi della fotografia e del video costruisce racconti che traggono spunto dal mito, dalla letteratura, dalle religioni e dalla vita reale. Negli ultimi anni la sua ricerca è dedicata al paesaggio italiano. Dal 2004 ha tenuto le seguenti personali in Italia: Dance dance dance (MAR di Ravenna, 2007); Planasia (Festival di Fotografia Europea di Reggio Emilia, 2014); Genius Loci (MAC di Lissone, 2017). Tra le personali tenute all’estero si ricordano: À perte de vue (Chambre Blanche, Quebec, 2011); 2112 (Saint James Cavalier, Valletta, 2013); Atlas Italiae (Abbaye de Neumünster, Lussemburgo, 2015; Art Musing, Mumbai, 2017; Desfours Palace, Praga, 2018). Fra le collettive ha partecipato a: Italian camera (Isola di San Servolo, Venezia, 2005); Con gli occhi, con la testa, col cuore (MART di Rovereto, 2012); Italia inside out (Palazzo della Ragione, Milano, 2015); Extraordinary visions (MAXXI, Roma, 2016; Kolkata Centre, Calcutta, 2019); The Quest for Happines (Serlachius Museum, Mänttä, Finlandia, 2019-2020); Italia in-attesa. Dodici racconti fotografici (Palazzo Barberini, Roma, 2021). Nel 2007 ha vinto il Premio Celeste per la fotografia; nel 2008 è fra i finalisti del Talent Prize e nel 2010 del Premio Terna. Ha vinto il premio Francesco Fabbri per la fotografia nel 2013, il premio Rotary di Artefiera 2015, il Premio BNL 2016 e il Premio Cantica21 nel 2021. Ha pubblicato sette libri, affiancando l’attività artistica all’insegnamento. Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private, tra le quali: MAXXI, Roma; Collezione Farnesina, Roma; MART, Rovereto; MAC Lissone; Gruppo BNL, Milano.

Le mostre

Cantica21. Dante Alighieri and the Italian Artists
6 novembre 2021 – 20 febbraio 2022
IIC Shanghai
In partnership con il Pearl Art Museum, 1588 Wuzhong Lu, Minhang District, Shanghai, Cina

Cantica21. Dante Alighieri and the Italian Artists
13 aprile – 11 maggio 2022
IIC Parigi, 50 Rue de Varenne, 75007 Paris, Francia

Contributi