Lima

Elena Mazzi - The upcoming Polar Silk Road

29.11.2022 - 31.01.2023
Sezione Over 35

L’opera

The upcoming Polar Silk Road analizza il complesso intreccio tra economia, geopolitica, ecologia e mobilità all’interno delle regioni artiche maggiormente interessate dalle trasformazioni infrastrutturali e politiche legate alla Via Polare della Seta, con particolare attenzione all’Islanda, luogo dove l’artista ha condotto una residenza nel 2018. Questo asse, che connetterà Europa, Russia e Cina, si svilupperà in quanto “rotta del nord” alternativa rispetto a quelle marittime tradizionali, sfruttando il sottosuolo dei mari artici, che contengono il 20% delle risorse globali pianeta, tra cui petrolio, gas, uranio, oro, platino e zinco. L’opera consta di un video che documenta una serie di luoghi cardine di questa transizione, come ad esempio l’eventuale nuovo porto di Finnafjörður, nel nord-est dell’Islanda, e il vicino Istituto CIAO, il nuovo osservatorio meteorologico-astronomico fondato per cementare l’accordo tra Cina e Islanda, paesi oggi protagonisti nel processo di definizione della nuova rotta commerciale nell’Artico. L’opera si articola attraverso una serie di interviste a figure che hanno contribuito alla progettazione di tali luoghi, fra cui politici locali, ricercatori, pescatori e allevatori. Le interviste sono state rimodellate dall’artista in un testo che accompagna le immagini, aggiungendo un ulteriore livello di lettura a metà tra finzione e realtà. Oltre all’opera video, l’artista ha realizzato dei disegni in tecnica mista (collage e manipolazioni digitali) che, partendo da antiche mappe, definiscono i nuovi spazi geopolitici ed economici nelle regioni artiche.

Installazione: video HD, colore, suono, 9’45”; 5 stampe, tecnica mista (disegno, collage), manipolazione digitale e stampa fine art su carta cotone Hahnemühle, cm 42×29,7 cad. 2021
Collezione: Madre – Museo d’arte contemporanea Donnaregina, Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee, Napoli

L’autore

Elena Mazzi (1984), partendo dall’esame di territori specifici, nelle sue opere rilegge il patrimonio culturale e naturale dei luoghi intrecciando storie, fatti e fantasie trasmesse dalle comunità locali, nell’intento di suggerire possibili risoluzioni del conflitto uomo-natura-cultura. La sua metodologia di lavoro, vicina all’antropologia, privilegia un approccio olistico volto a ricucire fratture in atto nella società, che parte dall’osservazione e procede combinando saperi diversi. Dopo gli studi presso l’Università di Siena e l’Università IUAV di Venezia, ha trascorso un periodo di formazione al Royal Institute of Art di Stoccolma. Le sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive, tra cui: der TANK, Basilea; museo Madre, Napoli; ar/ge kunst, Bolzano; Sodertalje Konsthall, Stoccolma; Whitechapel Gallery, Londra; BOZAR, Bruxelles; Museo del Novecento, Firenze; Museo MAGA, Gallarate; GAMeC, Beramo; Museo MAMbo, Bologna; AlbumArte, Roma; Sonje Art Center, Seoul; Palazzo Ducale, Urbino; Palazzo Fortuny, Venezia; Fondazione Golinelli, Bologna; Centro Pecci, Prato; 16° Quadriennale di Roma; GAM Torino; 14° Biennale di Istanbul; 17° BJCEM Biennale del Mediterraneo; Fittja Pavilion, 14° Biennale d’Architettura di Venezia; COP17, Durban (Sudafrica); gli Istituti Italiani di Cultura di New York, Bruxelles, Stoccolma, Johannesburg e Cape Town; Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia. È vincitrice di diversi premi, tra cui: Cantica21. Italian Contemporary Art Everywhere (2021); Italian Council (VII edizione, 2019), XVII Premio Ermanno Casoli (2019).

La mostra

Elena Mazzi, The upcoming Polar Silk Road
29 novembre 2022 – 31 gennaio 2023
IIC Lima, Av. Arequipa 1055, Cercado de Lima 15046, Perù

Contributi